Tuesday, December 19, 2006

I miei oggi, comodi.
Dalla mattina alla sera.
Singoli. Ventiquattro ore alla volta.
Oggi dopo oggi
sono trascorsi anni.
Io sono sempre allo stesso punto.
E continuo, come te,
a fuggire da fermo.
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Un incontro inatteso - Wislawa Szymborska

Siamo molto cortesi l'uno con l'altro,
diciamo che è bello incontrarsi dopo anni.

Le nostre tigri bevono latte.
I nostri sparvieri vanno a piedi.
I nostri squali affogano nell'acqua.
I nostri lupi sbadigliano alla gabbia aperta.

Le nostre vipere si sono scrollate di dosso i lampi,
le scimmie gli slanci, i pavoni le penne.
I pipistrelli già da tanto sono volati via dai nostri capelli.

Ci fermiamo a metà della frase,
senza scampo sorridenti.
La nostra gente
non sa parlarsi.

Monday, December 18, 2006

E il tuo indugiare
in quel silenzio.
Dovrei strozzarle in gola
certe domande,
invece le ascolto anche io
per la prima volta
nel momento in cui
già si sono fatte voce.
Troppo tardi, ormai.
E non so se è la domanda
o la mancata risposta.
Ma di qualcosa ho paura.
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E di te che saprò?
(Luciano Erba)

E di te che saprò? le tue apparenze
han detto quel che vuoi, quel che non sei
credi tu
che dietro a questa assurda
fuga di giorni
ci attenda
il passo delle vere parole?
o che immutati, forse
con un nuovo segreto a mantenere
ci sorprenda l’addio?

Thursday, December 14, 2006

Mancano tante cose.
Sempre le stesse.
Il profumo del caffè
al mattino,
un film abbracciati sul divano,
la sera.
Bisbigliare il sogno, al risveglio.
Gli amici intorno,
per la cena.
Ma che davvero sia solo nelle pubblicità
la vita che vorrei?
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Mi sento solo
(Pier Mario Giovannone)

mi sento solo
solo come quei balconi
con le tapparelle abbassate
abbandonati
dove la pioggia cade
la sabbia si posa
si posa la polvere
e che se avessero voce

li sentiresti invocare gli uccelli
se avessero mani li vedresti
disegnarsi gerani e azalee
aspetto come loro

qualcuno che mi riapra:
pavimento da calpestare
veicolo di luce
altro
non so immaginare.

Wednesday, December 13, 2006

Thailand

La mancanza acuisce
il desiderarti,
esalta il rivederti.
Anche qui Eros nasce da Penìa,
questo pensiero al maschile
mi ritrovo in dono,
ché se non cerco protezione,
siamo due uomini, difronte.
A possedersi l'un l'altro
con la passione anche prepotente
dell'urgenza.
E intuiamo
che non sarà infinito
lo spazio concesso
a questo desiderio.
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For each extatic instant
We must an anguish pay
In keen and quivering ratio
To the extasy -

For each beloved hour

Sharp pittances of Years -
Bitter contested farthings -
And Coffers heaped with tears!
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Per ogni istante d' estasi
Noi paghiamo in angoscia
Una misura esatta e trepidante
Proporzionata all'estasi -

Per ogni ora d'amore

Compensi amari d'Anni -
Centesimi strappati con dolore -
E Scrigni colmi di lacrime!

Emily Dickinson.

Tuesday, December 12, 2006

Ci sono notti
in cui cullo
il mio non dormire.
Con discorsi interminabili,
con ricordi dolorosi e nitidi.
Ci sono notti
di spasmi improvvisi,
di morsi alla carne,
di nodi alla gola.
Ci sono sguardi, parole.
Ci sono gesti, silenzi.
Ci sono momenti
in cui mi guardo.
E non mi riconosco.
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Divina e distratta, sospinta da una lieve brezza,
ti sdrai, giochi con le lenzuola, ti atteggi,
sussurri, imiti movenze, ripeti che la notte
è incantevole a Brera. Ogni silenzio è dissolto,
tutto parla una lingua di merletti e sceneggiati,
un astuto sortilegio, un assolo che finisce
sul bordo degli hot pants.

da Milo De Angelis, Tema dell'Addio, Mondadori 2005

Monday, December 11, 2006

Thailand

Ci sono spiegazioni che
sono tagli sulla carne,
che sono un segno.
E non lo voglio.
Se io non domando,
perché tu rispondi?
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The first Day's Night had come -
And grateful that a thing
So terrible - had been endured -
I told my Soul to sing -

She said her Strings were snapt-
Her Bow - to Atoms blown -
And so to mend her - gave me work
Until another Morn -

And then - a Day as huge
As Yesterdays in pairs,
Unrolled its horror in my face -
Until it blocked my eyes -
My Brain - begun to laugh -
I mumbled - like a fool -
And tho' 'tis Years ago - that Day -
My Brain keeps giggling -- still.

And Something's odd - within -
That person that I was -
And this One - do not feel the same -
Could it be Madness - this?
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La Notte del primo Giorno era arrivata -
E grata che una cosa
Così terribile - fosse stata sopportata -
Chiesi alla mia Anima di cantare -

Lei disse che le sue Corde si erano spezzate -
L'Archetto - in Atomi dissolto -
E così aggiustarla - mi impegnò
Fino alla mattina seguente -

E poi - un Giorno tanto immenso
Quanto una coppia di Ieri,
Srotolò il suo orrore sul mio volto -
Fino a bloccarmi gli occhi -

Il mio Cervello - cominciò a ridere -
Balbettavo - come un idiota -
E nonostante sia Anni fa - quel Giorno -
Il mio Cervello serba quel riso ebete - ancora.

E Qualcosa di strano - dentro -
La persona che ero -
E quella di ora - non sembrano la stessa -
Potrebbe essere Follia - questa?

Emily Dickinson.

Thursday, December 07, 2006

Scalini di marmo
al battistero.
Il muro imbiancato a calce
dietro un vicolo.
Un tratto di autostrada
e intanto piove.
Mi ritrovo lentamente,
nascosta negli angoli,
percorrendo a ritroso
ogni conquista.
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One blessing had I, than the rest
So larger to my eyes
That I stopped gauging-satisfied-
For this enchanted size-

It was the limit of my dream-
he focus of my prayer—
A perfect-paralyzing bliss-
Contented as despair-

I knew no more of want-or cold-
Phantasms both become,
For this new value in the soul-
Supremest earthly sum-

The heaven below the heaven above-
Obscured with ruddier Blue-
Life’s latitude leant over-full-
The judgment perished-too-

Why joys so scantily disburse-
Why Paradise defer-
Why floods are served to us-in bowls-
I speculate no more-
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Una benedizione ebbi, di tutte le altre
tanto maggiore ai miei occhi
che smisi di misurare-soddisfatta
di questa grandezza incantata-

era il limite del mio sogno-
il fine della mia preghiera-
una gioia perfetta-paralizzante-
appagata come la disperazione-
Non seppi più mancanza -o freddo-
entrambi divenuti fantasmi
per questo nuovo valore nell'anima-
suprema somma terrestre-

Il cielo in basso il cielo in alto-
oscurò con un blu più acceso-
le latitudini della terra si piegarono-dal peso-
il giudizio perì-anch'esso-

Perché la felicità tanto lesini-
perché il paradiso sia differito-
perché le maree ci siano offerte-a tazzine-
su questo non speculo più-

Emily Dickinson.