Friday, November 14, 2008

Non ti accorgi
dei suoi pensieri?
Non vuoi, probabile.
Scomodo, senza dubbio.
Dopo questo tempo,
a quest'età.
Dirsi che che non è abbastanza.
Che non è quello che vuoi.
Che meriti, adesso.
Non sono io
a dover lasciare spazio
per una riflessione.
Il mio non è un compromesso.
Lo pensi e l'ego fa leva.
Dito puntato.
Come se l'errore altrui
potesse cancellare il tuo.
Ma ti sbagli.
Perché non sai,
perché non ci sei.
Guarda meglio.
Io ho scelto. Mi sono spostata.
E non ho avuto dubbi.
E' il tuo compromesso
che brucia.
Te.
Non me.
Quel dito puntato
verso l'altro
serve solo a distrarti.
E continui a perderti
dinuovo
dietro chi
evidentemente
non ti vuole.
Eri tu?
mi hai guardata
senza muoverti,
ma forse
ancora ti vedo
dove non sei.

Così lontano,
in questa mattina,
e troppo presto
per essere qui.

Allucinata.
La scusa,
l'autunno, la pioggia.

O forse è
questa notte,
tra foglie di canfora,
e muri arrossati
di vite canadese.

Il lago, Milano.
Bhaktapur, Zagora.
Così vicini.
Su nervi scoperti.