Sunday, December 12, 2010

Sembra ci sia oramai solo quel che resta.

Tuesday, September 15, 2009

Come è passato questo tempo,
che sembra troppo anche,
senza mai essere abbastanza
per poi smettere.
Smettere.
Perché ricomiciare
non è un ritorno.
Ancora ci si trasforma,
ci si combina.
Dentro dorme un cristallo
come in quella notte.
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Ti aspetto e ogni giorno 
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

Alda Merini
, da "Clinica dell'abbandono"

Monday, July 06, 2009

E' un laccio
si vive di niente e quiete.
E di sapersi così
senza aspettare null'altro.

Saturday, July 04, 2009

Non pensavo mi saresti mancato.
Ricordo che non ero felice,
ridevo di più lontano da te,
e la strada di casa
non era quella.
Ricordo adesso cose
che allora ignoravo.
E scappo da ogni storia
per poterla poi rimpiangere.
Ma è difficile in due.
Anche adesso, che ti guardo
e ti amo,
vorrei soltanto
andarmene da qui.

Monday, June 29, 2009

E ancora non capisco
cosa stai aspettando.
Cosa ancora ti racconti
per stare lì,
in attesa del niente.
Non riesco neppure più
a far finta,
e allora mi allontano,
per non dirti quel che penso.
Cosa ancora continua ad incantarti?
Io vedo solo tanta pochezza,
forse un tentativo vano d'affrancamento
mal riuscito, male impostato.
Eri migliore da solo.
Questa strada non ti porterà altrove,
me ne hai parlato e lo sai.
Incastrato nella fissità altrui.
Avevi detto aspetto l'estate.
Ecco, adesso è arrivata.


Monday, May 25, 2009

E torno con la fine di ogni cosa usata.
Saputa, come la sconfitta.
E più forte di altri,
sbattuta contro il muro,
m'hai tolto l'aria.
Anche le lacrime m'hai strozzato in gola.
E questa forza non ha potuto
tanta desolazione.
Ho smesso di respirare guardandoti negli occhi.
T' ha
smarrito quel lampo di vittoria,
e nessuna paura.
Che tanto mi sarebbe bastato
non essere più qui.
Cosa ti racconti per tanto disprezzo?
Che c'erano braccia aperte
dietro le tue spalle.
Mi guardi
ancora mi trovi.
E che sia mancanza
ché eri qui. A sostenere lo sguardo.
Non ho mai provato, ad ascoltare
forse ti sei voltato per gridarmi dietro.
Per niente, poi. Non c'ero.
Non è il mio teatro.
Non ti vedi e attraversi lo specchio,
i pezzi di vetro, menzogne limpide.
C'erano braccia aperte.